mercoledì 13 maggio 2009
sabato 9 maggio 2009
Dopo aver scalato i quarantanove scalini della saggezza alla ricerca di un indizio; dopo aver rubato le battute migliori nascosto dietro le quinte di un palcoscenico; dopo aver indossato ogni tipo di maschera; dopo essermi strappato la pelle; dopo averti fatto ubriacare; dopo avere immolato i miei giorni per te; dopo essere entrato fino alle ginocchia nell'acqua gelida per vederti ridere; dopo aver ballato musica di merda credendo di farti ridere; dopo essermi illuso che alla fine mi avresti amato; dopo aver progettato viaggi; dopo averti letto i miei racconti inediti; dopo averne accettato le tue critiche arbitrarie; dopo averti fatto spazio nel mio letto; dopo averti fatto spazio nelle mie vene; dopo averti risparmiato quando ero già pronto ad ucciderti; dopo aver preso a morsi i mobili della mia stanza per non ucciderti; dopo aver visto morire inosservate le mie battute migliori; dopo averti amato, avuto conferma di vento a favore, tolgo gli ormeggi.
massimo volume
massimo volume
mercoledì 6 maggio 2009
delirio casalingo
ottuso come un angolo di 99 gradi. di giornate simili a eterni fogli di block notes credo che ci sia qualcosa per sempre solo per pensarci tra quarantadue anni e dire "è da quarantadue anni che è per sempre". meno male che i ragni hanno vinto la forza di gravità e non possono cadere dai soffitti. pensare credere convincersi convincere dire ripetere sostenere dimostrare abdicare rinnegare dimenticare cercare di ricordare e scordarsi del tutto. per sempre.
sabato 25 aprile 2009
Lentamente Muore - Pablo Neruda
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.
venerdì 24 aprile 2009
delirio casalingo
ventidue anni in negativo sono matematicamente positivi. meno per meno per meno per meno per meno per meno per meno per meno per meno per meno per meno per meno per meno per meno per meno per meno per meno per meno per meno per meno per meno per meno uguale più. non so se mi spiego: - x - x - x - x - x - x - x - x - x - x - x - x - x - x - x - x - x - x - x - x - x - = +. speriamo continui ad andare tutto storto. la matematica aggiusterà tutto.
giovedì 23 aprile 2009
autoCITAZIONE
Allora andrò a dormire anche io. E se domani ti dovessi svegliare stanca, sarà perchè ti ho sognata tutta la notte.
delirio casalingo
anche una metropolitana spopolata con rivestimenti in plastica scadente e scolorita può essere un panorama da ultima-vista-poi-muori-non-esprimere-desideri-meglio-di-questo-non-esiste-nulla-di-nulla. il ventunesimo secolo non è poi così male. basta avere un po' di immaginazione. o di immoralità.
mercoledì 15 aprile 2009
delirio casalingo
paura di alzare lo sguardo e vedere una bandiera. paura paura paura. un dizionario mi va di traverso quando la mia patria è un lettore mp3 e la cuffia sinistra non funziona da quando sono nato. allora conto fino a dieci 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 e non accade niente. niente niente niente. non si associano più le noci di cocco ai paradigmi letterari di fine millennio. tanto abbiamo perso la gloria del ventesimo secolo. ventesimosecolo ventesimosecolo ventesimosecolo. e i bizantini non verranno a farci del male
martedì 14 aprile 2009
delirio casalingo
sotto un cielo artificiale come qualcosa di artificiale.
non sei stata la sorpresa del mio uovo di pasqua.
non sei stata la sorpresa del mio uovo di pasqua.
sabato 11 aprile 2009
venerdì 10 aprile 2009
autoCITAZIONE
E quando sono risalito la mia coda dell'occhio ha iniziato a scodinzolare. Evidentemente eri nei paraggi.
Non ero riuscita a rimanere dritta dopo quei soffi. Ricordo le piccole fiamme di sotto. Io nell'ultimo piano delle lucidità tutte perse. Ero in altissimo. Le guardavo aspettarmi. Spegnici dai sei in ritardo. Siamo i tuoi anni non ci riconosci? Quelli vissuti disperatamente. Siamo mostruosi e non ci piace essere troppo visibili. Stiamo bruciando. Diamo spettacolo. Su ora buttati. Dacci quel fiato che serve a riportarci le tenebre. Sai mi parlavano. Diritti. Conficcati come frecce in un cilindro di zucchero.
isabella
santacroce
isabella
santacroce
giovedì 9 aprile 2009
"Non posso vivere una vita convenzionale come la tua. Io voglio tutto. Le discese ardite e le risalite stordite. La crema nel mezzo. Certo potrei offendere qualche naso dal sangue blu con il mio incedere vanitoso e il mio odore muschiato. Io non sarò mai il prediletto dei cosidetti Padri della città che schioccano la lingua, si allisciano la barba e parlano di quello che deve essere fatto di questo Homer Simpson."
autoCITAZIONE
ora devo solo comprare una cravatta che si abbini bene alla mia nuova camicia di forza
GAVE UP
Perfect little dream
the kind that hurts the most
forgot how it feels well almost
no one to blame
always the same
open my eyes
wake up in flames
it took you to make me realize
it took you to make me see the light
smashed up my sanity
smashed up my integrity
smashed up what i believed in
smashed up what's left of me
smashed up my everything
smashed up all that was true
gonna smash myself to pieces
I don't know what else to do
covered in hope and vaseline
still cannot fix this broken machine
watching the hole it used to be mine
just watching it burn in my steady systematic decline
of the trust I will betray
give it to me i throw it away
after everything I've done
I hate myself for what I've become
I tried and I gave up
throw it away
the kind that hurts the most
forgot how it feels well almost
no one to blame
always the same
open my eyes
wake up in flames
it took you to make me realize
it took you to make me see the light
smashed up my sanity
smashed up my integrity
smashed up what i believed in
smashed up what's left of me
smashed up my everything
smashed up all that was true
gonna smash myself to pieces
I don't know what else to do
covered in hope and vaseline
still cannot fix this broken machine
watching the hole it used to be mine
just watching it burn in my steady systematic decline
of the trust I will betray
give it to me i throw it away
after everything I've done
I hate myself for what I've become
I tried and I gave up
throw it away
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